Alcol, Alcolici E Vino Ciò Che Devi Sapere Prima Di Bere
L’Irlanda nel giugno 2022 chiede all’Europa (Richiesta ufficiale all’UE) di aggiungere sulle bevande alcoliche un’etichetta che informi il consumatore sui rischi dell’alcol...
L’Irlanda nel giugno 2022 chiede all’Europa (Richiesta ufficiale all’UE) di aggiungere sulle bevande alcoliche un’etichetta che informi il consumatore sui rischi dell’alcol.
L’Italia non ha accolto benissimo la notizia (visto il grande indotto che l’industria vinicola ha nel paese) che rovinerebbe l’etichetta del vino con alcuni giornali che titolano “Etichette del vino come quelle delle sigarette e con il Ministro Salvini che si è lanciato in questo parallelismo:
“Anche se bevi 3 litri d’acqua stai male”
Come vediamo il ministro ha “ridotto all’osso” il dibattito senza portare nessun elemento concreto per la discussione.
In questo articolo, invece proveremo a rispondere ai motivi di questa richiesta andando ad analizzare a fondo tutti gli aspetti sul consumo dell’alcol: motivi socio-culturali, come viene digerito e metabolizzato, gli effetti sul corpo umano, come viene eliminato, i rischi connessi e se è giusto demonizzare l’alcol.
Mentre in questo secondo articolo risponderemo a tutte le curiosità inerenti all’ubriacatura: Ubriacarsi Scientificamente: le curiosità sull’ubriacatura
L’origine della parola “alcol” è attribuita all’Arabo e significa “il meglio di una cosa”.
Purtroppo non è così, l’abuso di alcol e di bevande alcoliche rappresenta la terza causa di morte al mondo.1
Si stima che 2,3 miliardi di persone siano consumatori di alcol. Le bevande alcoliche vengono consumate da più della metà della popolazione in tre regioni sulle sei totali in cui l’OMS divide il mondo: Americhe, Europa e Pacifico occidentale. L’Europa ha il più alto consumo pro capite al mondo, anche se dal 2010 è diminuito di oltre il 10%.
In questo articolo scopriremo le curiosità sul consumo di alcool e proveremo a rispondere alle domande più frequenti:
- Cosa significa ubriacarsi scientificamente?
- Quanto antica è la prima ubriacatura?
- Cosa significa bere alcolici dal punto di vista sociale?
- L’alcool una volta ingerito, quali effetti ha?
- Quando bevo non vedo mescolare gli alcolici?
- Quando bevo devo salire di gradazione?
- C’è un rimedio miracoloso per la sbronza?
Tabella dei Contenuti
- L’alcol: storia, cultura ed implicazioni sociali
- Cosa succede all’alcol quando viene ingerito?
- Effetti dell’alcol sul corpo umano
- Come viene eliminato l’alcol dal corpo
- L’alcol fa male? Ragioniamoci su!
- Conseguenze e Statistiche sull’assunzione di alcol
- Conclusione
- Video Articolo Correlato
- Domande & Risposte
- Bibliografia
L’alcol: storia, cultura ed implicazioni sociali
Cenni Storici sull’alcol ed alcolici
Il consumo di alcol è antichissimo, risale alla preistoria con la conoscenza della fermentazione dell’uva e dei cereali da parte dei cacciatori e coltivatori. Già dal IV millennio a.C., i Sumeri e gli Egiziani producevano e bevevano vino e birra, mentre nel 1800 a.C. il codice di Hammurabi regolamentava il commercio di bevande alcoliche come il vino. Anche in Cina con la fermentazione del riso e in America precolombiana con quella dell’agave venivano prodotte bevande alcoliche importanti per la vita sociale, culturale e religiosa.
In molte civiltà antiche come quella egizia, babilonese, ebraica, assira, greca e romana, l’acqua veniva rifiutata come bevanda a causa del rischio di malattie acute e croniche o addirittura la morte. Poiché non si conoscevano tecniche per depurarla come la bollitura che veniva adoperata in Oriente. In Occidente fino al XIX secolo, l’acqua non era considerata adatta al consumo come bevanda, se non depurata e quindi si preferivano prodotti fermentti o alcolici.2
Cultura e valore attribuito all’alcol
- Il Nord Europa è detta “dry” area – come la Svezia, la Finlandia e la Norvegia dove si consumano maggiormente superalcolici e birra nel weekend e fuori pasto
Nei paesi del nord l’alcol è vissuto come una sostanza psicotropa consumata per compiere una serie di azioni, è usato come strumento per superare lo stress o per dimostrare la propria virilità. È usato come mezzo per percepire “mancanza di controllo” o trasgressione. Tipicamente il consumo di alcol si concentra in alcune occasioni (come il weekend) con un elevato consumo.3
- Il Sud Europa – ovvero l’area Mediterranea è detta “wet” area – come Francia, Italia, Spagna, Portogallo, e Grecia – Dove si fa un largo uso di vino e abitualmente si beve durante i pasti
Nei paesi dell’Europa meridionale il vino viene bevuto per il suo gusto e profumo, spesso durante i pasti quotidiani all’interno della famiglia e di altri contesti sociali con un consumo settimanale relativamente regolare. È praticamente considerato un alimento. Bere vino è per lo più un attività socievole, quindi le persone non hanno bisogno di bere perché vogliono essere socievoli sfruttando gli effetti disinibitori dell’alcol.
Rispetto ai paesi nordici, non viene associato alla perdita di controllo e ne ad una dimostrazione di virilità. I sud Europei, infatti, non identificano l’alcol con il vino, ma con i superalcolici, mentre la birra può essere considerata una bevanda leggermente alcolica.
Il vino è prodotto dai vigneti e spesso possiamo vedere come la vite sia coltivata sia nelle campagne che nel proprio orto così da renderla parte del regno vegetale. L’acquisto di vino di una cantina di campagna da parte delle persone richiama ancora oggi i valori della natura e del creato.4
Cosa succede all’alcol quando viene ingerito?
Nelle bevande alcoliche è contenuto l’etanolo o alcol etilico. Questa molecola è praticamente insolubile in grassi e oli, ma come l’acqua può attraversare le membrane biologiche. L’etanolo si distribuisce in tutti i tessuti (tranne nel tessuto adiposo e nelle ossa) in proporzione al loro contenuto di acqua e raggiunge rapidamente l’equilibrio con la concentrazione di etanolo che si trova nel sangue.5
“Alcol in Bocca”
Una volta che l’alcol è stato ingerito non è digerito come un cibo normale. Per prima cosa, una piccola parte è assorbita dalla lingua e dalle mucose che rivestono la bocca. Inoltre l’alcol ha un effetto diuretico ed diminuisce la produzione di saliva, scatenando alcuni effetti come la lingua “bianca”, segno di disidratazione. Anche detta xerostomia ovvero “secchezza delle fauci”.
La saliva ha un ruolo critico nel mantenere la bocca pulita e sana. Essenzialmente, la saliva aiuta a lavare gli acidi prodotti dalla placca batterica. Quindi se l’alcol fa diminuire la salivazione, la bocca non riesce a ripulirsi alzando il livello batterico e portando alla formazione di nuova placca. 6 Inoltre, nella saliva sono contenuti alcuni enzimi che ci aiutano nella digestione dei cibi, quindi le bevande alcoliche possono influire sulla digestione.
Alcolici e Stomaco
Arrivato nello stomaco, una parte dell’alcol, se non è presente il cibo entrando a contatto con le pareti dell’organo, verrà direttamente assorbito ed entrerà nel flusso sanguigno. La parte rimanente verrà attaccata da uno speciale enzima (Etanolo Deidrogenasi (ADH)) che distrugge le molecole di etanolo. La quantità di alcol assorbita dipenderà in base a se lo stomaco è pieno o no.7
Alcol e Intestino
La superficie di assorbimento della parte dell’intestino (duodeno) in cui lo stomaco rilascia il cibo appena digerito è di circa 250 m2 ovvero la stessa superficie di un campo da tennis. 8 Com’è possibile? Le cellule intestinale sono particolari cellule dotate di speciali escrescenze simili a dita d’una mano che aumentano la superficie di assorbimento del cibo in un piccolissimo spazio:
- Pliche mucose: la superficie interna dell’intestino tenue non è piatta, ma forma pieghe circolari. Questo non solo aumenta la superficie, ma aiuta a regolare il flusso del cibo digerito attraverso l’intestino.
- Villi: le pieghe formano numerose minuscole sporgenze che sporgono nello spazio aperto all’interno dell’intestino tenue (o lume) e sono ricoperte di cellule che aiutano ad assorbire i nutrienti dal cibo che passa attraverso.
- Microvilli: le cellule sui villi sono piene di minuscole strutture simili a capelli chiamate microvilli. Questo aiuta ad aumentare la superficie di ogni singola cellula, il che significa che ogni cellula può assorbire più nutrienti.
Sebbene l’intestino tenue sia più stretto dell’intestino crasso, in realtà è la sezione più lunga del tuo tubo digerente, misurando in media circa sette metri.
Di fatto l’intestino è solo un tramite, non contiene nessun enzima per metabolizzare l’alcol che passa e arriva nel flusso sanguigno.
Flusso Sanguigno
Una volta che l’alcol viene introdotto nel flusso sanguigno, viene distribuito a tutti gli organi del corpo. La circolazione del sangue nel corpo di una persona in buona salute richiede 90 secondi, il che significa che l’alcol può influenzare il cervello e gli altri organi in poco tempo. I pieni effetti di una bevanda alcolica possono essere avvertiti in 15-45 minuti, a seconda della velocità di assorbimento.
Effetti dell’alcol sul corpo umano
L’alcol è un sedativo e un lieve anestetico. Questo attiva i centri del piacere nel cervello, provocando il rilascio di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina. L’alcol produce un senso di benessere, rilassamento, disinibizione ed euforia. Queste sensazioni sono accompagnate da cambiamenti fisiologici come vampate, sudorazione, tachicardia e aumento della pressione sanguigna, probabilmente a causa della stimolazione dell’ipotalamo. Inoltre i reni producono una maggiore quantità di urina, non solo a causa dei liquidi bevuti, ma anche a causa dell’effetto diuretico dell’alcol. 9
Gli effetti dell’alcol sul corpo variano per persona, a seconda del sesso, della composizione del corpo, della quantità di alcol consumata, della presenza di cibo e della capacità del fegato di produrre enzimi deidrogenasi dell’alcol 10.
Effetti degli alcolici sul Cervello
Effetti nel Breve termine sul cervello
L’etanolo contenuto nell’alcol modifica le funzioni del cervello in diversi modi. Generalmente l’alcol ha un effetto depressivo sul sistema nervoso centrale ovvero diminuisce le attività del cervello. Per lo più ha un effetto sedativo ed è causa di diversi effetti fisiologici:
Aumento nel rilascio di Dopamina: La sensazione di piacere associata al consumo di bevande alcoliche è connessa all’effetto che gli alcolici inducono aumentando il rilascio di dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore, ovvero guida la comunicazione tra le cellule nervose del nostro cervello. La sua funzione è quella di generare sensazioni positive e uno stato di benessere.
Aumento dei livelli di Serotonina: La Serotonina è un neurotrasmettitore (ormone) implicato nella regolazione dell’umore ed al pari della dopamina è soprannominato l’ormone della felicità.
Variazione dei livelli di Melatonina: La Melatonina deriva direttamente dalla Serotonina e poiché di quest’ultima i livelli rispetto a quelli normali sono cambiati, anche quelli della melatonina sono diversi. La melatonina si occupa della regolazione del sonno.
Diminuzione delle attività cognitive: Si riscontra una diminuzione dell’attività in alcune aree del cervello responsabili per esempio dell’attenzione o della memoria, in particolare quelle coinvolte nel trasformare le esperienze in memorie a lungo termine.
Dalla sonnolenza alla morte: a seconda della concentrazione di alcool nel sangue, a causa del suo effetto sedativo può indurre un ampio spettro di effetti, dalla sonnolenza al black-out totale o addirittura un arresto respiratorio fino alla morte.
Effetti sul lungo termine sul cervello
Controintuitivamente gli effetti a lungo termine dell’alcol sul cervello sono diametralmente opposti.
Questo è dovuto alla prolungata soppressione delle attività cerebrali e dalla risposta di adattamento del cervello.
Il cervello, si trova in un equilibrio non fisiologico ovvero è spostato verso l’eccitazione e per sedarlo, ha sempre più bisogno di una quantità elevata di alcol perché questo abbia un effetto calmante. Tale meccanismo, può indurre a bere sempre di più e alla dipendenza. Se il consumo di alcol è drasticamente ridotto o avviene in maniera discontinua, inizia a nascere nel consumatore una sensazione sempre più crescente di astinenza.
Questo perché il cervello si trova in uno stato di iper-eccitabilità se non è bilanciato dall’effetto inibitorio dell’alcol. Inoltre si hanno dei danni permanenti neurologici a causa di questo stato “non naturale”
Tutte queste conseguenze conducono inevitabilmente alla sindrome d’astinenza da alcol ed è caratterizzata da tremore, convulsioni, allucinazioni, agitazione e confusione.11
Effetti sul Fegato
L’alcol viene metabolizzato nello stomaco in una piccolissima percentuale e principalmente nel fegato, che ne rimuove la maggior parte dal nostro corpo.
Questo processo, purtroppo, crea sostanze molto ben più dannose dell’alcool stesso. Infatti, la maggior parte di queste, danneggia le cellule epatiche e causa patologie al fegato.
Questa serie di patologie, dipendono da quanto e per quanto tempo siamo esposti all’alcol.
- Fegato Grasso o Steatosi del Fegato
- Infiammazione del Fegato o Epatite alcolica
- Epatite alcolica acuta
- Cirrosi o Fibrosi Epatica (cicatrizzazione del fegato)
- Insufficienza Epatica (Fegato smette di funzionare)
Fegato Grasso Steatosi del Fegato
Il fegato è un importante centro per il nostro metabolismo. Nel fegato avvengono molti processi metabolici come ad esempio l’ossidazione (“la rottura”) degli acidi grassi (che formano i lipidi/grassi del nostro corpo) o beta-ossidazione per ricavarne energia e la sintesi dei lipidi importante per la formazione del colesterolo, una molecola che forma la maggior parte dei nostri ormoni.
Il fegato è detto “grasso” poichè l’alcol interrompe la “rottura” degli acidi grassi e promuove la sintesi di grassi così che si ha un accumulo al livello epatico.
Questo primo stadio è reversibile e il fegato torna al suo stato di salute semplicemente smettendo di bere alcool.
Infiammazione del fegato o Epatite alcolica
Circa un terzo delle persone che hanno il fegato grasso sviluppano una blanda o moderata infiammazione del fegato. Purtroppo questa condizione non sviluppa sintomi e quindi le persone non sanno di averla. Questa condizione diminuisce sempre di più le funzionalità del fegato.
Epatite alcolica acuta
L’epatite alcolica acuta è un’infiammazione molto più grave della precedente e può minacciare la vita della persona. Questa può causare:
- Perdita di appetito
- Nausea
- Mal di pancia
- Ittero (pelle gialla)
- Insufficienza epatica
Circa una persona su tre che sviluppa questa patologia muore a causa di essa.
Cirrosi Epatica o Fibrosi Epatica
La continua esposizione all’alcol e il danneggiamento del tessuto epatico, fa si che il tessuto che forma il fegato si danneggi. Il tessuto danneggiato si ripara cicatrizandosi (proprio come se ci tagliassimo). Le cellule di queste ciccatrici non hanno le stesse funzioni delle cellule epatiche quindi si a una riduzione della capacità di rimuovere l’alcol e di altre importanti funzionisvolte dal fegato. I sintomi principali sono:
- Sensazione di malessere
- Vomito insanguinato
- Gonfiore della pancia
- Perdita dell’appetito
- Crampi muscolari
- Prurito
La cirrosi è un killer silenzioso poiché le persone affette non notano i sintomi fino a che non è troppo tardi.
Effetti sui Reni
I reni hanno un’importante funzione nel filtrare il nostro sangue ed eliminare le sostanze dannose. I reni delle persone alcolizzate devono lavorare duramente. L’alcol causa un cambiamento nelle funzioni renali e li rende meno abili nel filtraggio del sangue. Di conseguenza il corpo perde la regolazione dei liquidi.
L’alcool ha un effetto diuretico, ovvero promuove la perdita di liquidi (acqua) attraverso l’urina. (per questo quando beviamo andiamo spesso al bagno). Questo accade perché l’alcol inibisce la produzione della Vasopressina, un ormone che regola la fuoriuscita di acqua dal nostro corpo. 12
Come viene eliminato l’alcol dal corpo
L’alcol è una tossina che deve essere neutralizzata o eliminata dal corpo. Questo avviene in tre modi:
Il 10% dell’alcool viene eliminato attraverso il sudore, l’alito e l’urina.
L’alcol è volatile (evapora nell’aria), quindi quando l’alcol nel sangue entra in contatto con l’aria negli alveoli dei polmoni, può essere trasferito fuori dal corpo attraverso il respiro.
- Il fegato è l’organo principalmente responsabile dell’eliminazione dell’alcol. Le cellule del fegato producono l’enzima chiamato alcol deidrogenasi (ADH) che scompone l’alcol ad una velocità di circa 0,015 g/100 ml/ora andando a ridurre la concentrazione di alcol nel nostro corpo.
Niente accelera il tasso di disintossicazione, ma l’effettivo metabolismo dell’alcol può essere limitato da farmaci e danni al fegato. Quando il tasso di consumo supera il tasso di disintossicazione, la concentrazione di alcol nel nostro corpo continuerà a salire.
L’alcol fa male? Ragioniamoci su!
Bere alcol fa male? Potrebbe far male in ogni caso. Ma dobbiamo mettere tutto in prospettiva, poiché l’alcol provoca danni collaterali che le statistiche ci rivelano e non sono così ovvie.
Alcol, zero o il meno possibile 13
Il ministero della salute italiana, in accordo con le Linee guida per una sana alimentazione, afferma che non è possibile, infatti, identificare livelli di consumo che non comportino alcun rischio per la salute.
Infatti, ormai lo slogan condiviso da tutta la comunità scientifica è less is better (meno è meglio). Ma si rende comunque necessario definire alcuni parametri che permettano una valutazione del rischio connesso all’assunzione di bevande alcoliche.
Quanto alcol è consigliabile assumere?
Le nuove indicazioni in Italia definiscono a basso rischio un consumo di:
- 2 unità alcoliche al giorno per gli uomini
- 1 unità alcolica al giorno per le donne
- 1 unità alcolica al giorno per le persone con più di 65 anni
- zero unità di alcol sotto i 18 anni
1 unità alcolica è pari a 12 grammi di alcol puro ed è equivalente a:
- un bicchiere di vino (125 ml a 12°)
- una lattina di birra (330 ml a 4,5°)
- un aperitivo (80 ml a 38°)
- un bicchierino di superalcolico (40 ml a 40°).
Quante calorie ha alcol?
Un’unità alcolica apporta mediamente 70 kcal (ovvero circa 7 kcal per ogni grammo), prive di qualsiasi contenuto nutritivo, infatti l’alcool è un “non alimento”. Queste calorie sono da tenere in conto poiché potrebbero farci aumentare di peso.
Nutrienti (gr) | Alcol |
---|---|
Carboidrati | 0 |
Grassi | 0 |
Proteine | 0 |
Energia (kcal) | 630 |
Riferimento: Le calorie.it
Non solo la quantità è importante ma anche il modo di assumerlo!
Dobbiamo considerare non solo la quantità di alcol che assumiamo ma anche come assumiamo le bevande alcoliche, che contribuisce ad innalzare i rischi per la salute e i rischi sociali, come:
- Bere lontano dai pasti o il bere quantità di alcol eccessive in una singola occasione.
- Il consumo in occasioni o contesti che possono esporre a particolari rischi, quali la guida o il lavoro.
- La capacità di smaltire l’alcol rispetto al genere e all’età della persona.
- Binge-drinking: ultimamente c’è la moda di bere per ubriacarsi. Questo comporta l’assunzione di grandi quantità di alcol.
Conseguenze e Statistiche sull’assunzione di alcol
L’alcol è una sostanza subdola poichè ha un sacco di effetti sia fisici e psicologici. Questi effetti possono condurre a conseguenze gravi. I dati di questo paragrafo sono ricavati dalle statistiche della WHO (World Health Organization)14.
Alcol e gravidanza
L’uso di alcolici è associato ai rapporti non protetti e quindi a gravidanze inattese.
Purtroppo, la donna non rendendosi conto di essere rimasta incinta, può esporre il feto all’alcol. Oltre a mettere la gravidanza a rischio con possibilità di aborto, il feto potrebbe sviluppare la Sindrome fetale da Alcol o lo spettro della sindrome fetale da Alcol, malattia molto simile alla sindrome di Down che causa malformazione e ritardo cognitivo.
Alcol e infezioni
L’uso di alcolici, come detto prima, è associato a rapporti non protetti e ad un abbassamento del sistema immunitario, innalzando il rischio di:
- Contrarre l’AIDS ed Epatite Virale: a causa di rapporti non protetti
- Rendere meno efficace il trattamento per l’AIDS: l’alcol indebolisce i trattamenti contro l’IADS e diminuisce l’efficacia del sistema immunitario
- Compromissione sistema immunitario: l’indebolimento del sistema immunitario aumenta le possibilità di contrarre malattie come per esempio la tubercolosi
Malattie non trasmissibili legate all’Alcol
Patologie Cardiovascolari
Numerosi studi hanno osservato una relazione complessa tra la quantità e le modalità di consumo di alcol e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. In modo specifico, è stato dimostrato che la quantità e le modalità di consumo di alcol aumentano il rischio di cardiopatia ipertensiva (pressione arteriosa elevata), di cardiomiopatia (riduzione della capacità di contrazione del muscolo cardiaco) e di ictus emorragici.
Patologie Epatiche
È stato dimostrato che l’alcol è in grado di provocare danni al fegato attraverso meccanismi associati al metabolismo dell’etanolo. L’alcol è una delle cause più frequenti di malattia del fegato come abbiamo visto sopra.
L’epatite alcolica acuta e la cirrosi epatica sono associate a un’elevata mortalità (che può raggiungere il 50% nell’epatite alcolica acuta) e il tempo di sopravvivenza medio dei pazienti con cirrosi epatica avanzata può essere di 1-2 anni.
Cancro
Esiste un legame causale accertato tra il consumo di alcol e lo sviluppo di tumori nell’orofaringe, nella laringe, nell’esofago, nel fegato, nel colon, nel retto e nel seno femminile. I rischi sono generalmente più elevati per le donne che per i maschi, anche in caso di assunzione moderata di alcol.
I meccanismi con cui l’alcool provocherebbe i tumori non sono stati del tutto compresi ma si è dimostrato come lo sviluppo di tumori sia legato al danneggiamento in modo permanente dei filamenti di DNA nelle cellule e come l’alcool inibisca i processi di riparazione del DNA. Alcune variazioni genetiche dovute al danneggiamento sono inoltre associate a un aumento del rischio di sviluppare il cancro a causa dell’alcol.
Alcol e Salute mentale
In letteratura è dimostrato che l’intossicazione da alcol può alterare l’umore, la disfunzione cognitiva, l’impulsività e l’intensità dell’ideazione del proprio suicidio. Le persone, subito dopo aver bevuto alcolici, aumentano di circa sette volte il rischio di tentare il suicidio, e questo rischio aumenta ulteriormente fino a 37 volte dopo l’uso pesante di alcol.
Di tutti i suicidi mondiali circa il 18% è attribuito all’alcool. È inoltre noto che la presenza di Disturbo da uso di alcool raddoppia il rischio di depressione.
Alcol, avvelenamento, incidenti stradali, aggressioni, violenze e omicidi
Avvelenamento da Alcool
L’intossicazione da alcol è la conseguenza dell’assunzione di grandi quantità di alcol in un breve periodo di tempo.
Se confrontiamo la dose letale di alcol con una dose che possiamo definire abituale (circa 3 bicchieri), troviamo che la dose abituale è più vicina a quella letale quasi al pari dell’eroina per via endovenosa, della metanfetamina e della cocaina.
Alcool, lesioni e incidenti stradali
L’alcol è stato identificato come un importante fattore di rischio per diversi tipi di lesioni. L’alcol contribuisce al verificarsi di lesioni non intenzionali (lesioni da traffico stradale, annegamento, ustioni, avvelenamento, cadute) e intenzionali (suicidi, incidenti interpersonali, ustioni, avvelenamento, cadute) sia di quelle intenzionali (suicidio, violenza interpersonale).
L’alcol è correlato al maggior rischio di incidenti stradali. I programmi di prevenzione sono incentrati sul guidatore che beve. Infatti, è riconosciuto che l’attenzione e le capacità di guida vengono sempre più compromesse in base al numero di bicchieri prima di mettersi alla guida (vedi il grafico qua sotto), con un calo di prestazioni che inizia con il secondo bicchiere.
(Property of Copyright © 2005, BMJ Publishing Group Ltd.)
Per la legge italiana un livello di alcolemia pari a 0.5g/l rappresenta il massimo livello consentito dal codice della strada (Alcol e Guida) e che non dovrebbe mai essere raggiunto se si intende porsi alla guida,
- il tempo di frenata raddoppia
- si riduce il campo visivo, in particolare quello laterale
- si ha una percezione distorta delle distanze e della velocità.
Non solo i guidatori possono contribuire agli incidenti stradali ma anche i passeggeri ubriachi che disturbano chi è alla guida. Inoltre gli incidenti stradali, in minor parte, possono essere causati dai pedoni ubriachi.
Delle statistiche in Sud Africa nel 2007 è stato stimato che 40.000 incidenti su 100.000 sono stati causati da pedoni con un livello di alcolemia limite per mettersi alla guida.
Inoltre, uno studio Scozzese ha dimostrato che i pedoni intossicati da alcol sono causa di un terzo delle morti per incidenti stradali.
Aggressioni e Violenze dovute all’alcool
La ricerca sostiene che la relazione tra tutte le forme di aggressività e l’uso di alcolici è inequivocabile. La ricerca ha riscontrato un legame tra aggressività e livello di alcol nel corpo, con effetti che diventano significativi con un livello di alcool dello 0,05% (limite legale per chi si mette alla guida) e aumentano con livelli più elevati. L’alcol ha un ruolo nella violenza in famiglia e nelle relazioni intime, compresa la violenza sessuale. Le aggressioni sessuali da parte di uomini erano tanto più alte quanto più regolarmente questi bevevano alcolici durante le interazioni sessuali
Alcol e Omicidi
Il legame tra alcol e omicidi è più forte nelle società in cui il consumo di alcol è così elevato da indurre l’intossicazione (ovvero l’essere pesantemente ubriachi). Quindi, le variazioni del livello di consumo di alcol nella popolazione hanno un effetto molto più forte sui tassi di omicidio nell’Europa settentrionale e orientale che nell’Europa meridionale. Le meta-analisi di questi studi hanno riscontrato che il 48% sia delle vittime che degli autori aveva bevuto al momento dell’omicidio e che il 37% degli autori e il 33-35% delle vittime avevano bevuto abbastanza da risultare intossicati.
Conclusione
L’alcol è una sostanza che ci fa sentire bene quando l’assumiamo. Ci disinibisce, ci fa sentire sicuri di noi e un benessere generale. L’alcol è usato come valvola di sfogo o come antistress, ma associarlo a sensazioni positive è dannoso poichè ha molti effetti collaterali sia fisici che psicologici.
L’alcol facendo parte della cultura (pensiamo al vino in Italia e Francia) è praticamente assunto giornalmente e non se ne percepisce il reale pericolo. Nell’Europa del Nord come per esempio in Irlanda, invece, l’alcol è assunto in grandi quantità portando velocemente ad un intossicazione. Dalle statistiche, si può capire che la persona che assume bevande alcoliche (anche in minima quantità) non danneggia solo se stessa ma potenzialmente anche tutti quelli che gli stanno attorno.
Quindi capisco perchè l’Irlanda abbia chiesto di applicare un etichetta che avverta il consumatore. Visto che il consumo di alcolici avviene in grandi quantità anche se pur limitate nel tempo.
Personalmente non mi sento di demonizzare l’alcol ma penso che debba essere fatta informazione per mettere al corrente dei rischi il consumatore. In maniera tale che le persone che consumano alcol moderatamente, siano al corrente dei rischi come per esempio: mettersi alla guida in stato di ebrezza e prendere precauzioni prima di bere o dopo aver bevuto. Mentre per le persone che hanno un consumo elevato di alcol, riconoscere quei sintomi fisici o psicologici che li legano alle bevande alcoliche in maniera tale da avere un supporto medico e psicologico
Voi che ne pensate? Etichette o più informazione? Sinceramente ne sento pochissima di informazione e credo che se ne debba parlare anche nelle scuole…
Alla prossima dal vostro amichetto OzzyMultiuso
Video Articolo Correlato
Domande & Risposte
Bibliografia
L’articolo e le considerazioni fatte si basano sulla letteratura scientifica, per chi volesse approfondire lascio tutte le fonti qua:
Footnotes
Harmful use of alcohol kills more than 3 million people each year, most of them men, 2018 Report of World Health Organization ↩
La singolare storia dell’alcol – danielesegnini ↩
Simpura J, Karlsson T. Trends in drinking patterns among adult population in 15 European countries, 1950 to 2000: a review. Nordic Studies on Alcohol and Drugs. 2001;18(1_suppl):31-53. doi: 10.1177/145507250101801S08 ↩
ITALY AND ALCOHOL: A COUNTRY PROFILE” DI A. ALLAMANI, S. ANAV, F. CIPRIANI, D. ROSSI, F. VOLLER. : Osservatorio permanente sui giovani e l’alcol ↩
Arthur I. Cederbaum, Alcohol Metabolism, Clinics in Liver Disease, Volume 16, Issue 4, 2012, Pages 667-685, doi: 10.1016/j.cld.2012.08.002 ↩
Dry Mouth after Drinking Alcohol – Colgate: Colgate website ↩
Edenberg HJ. The genetics of alcohol metabolism – Alcohol Research and Health. 2007;30(1):5-7,9-13.: Alcohol Research and Health ↩
Difference Between Small and Large Intestine Article on www.chp.edu ↩
Paton A. Alcohol in the body. BMJ. 2005 Jan 8;330(7482):85-7. PMID: 15637372; PMCID: PMC543875. doi: 10.1136/bmj.330.7482.85 ↩
Alcohol Metabolism – Green State University ↩
Valenzuela CF. Alcohol and neurotransmitter interactions. Alcohol Health Res World. 1997;21(2):144-8. PMCID: PMC6826822. PMID: 15704351 ↩
Ruth M. Hobson, Ronald J. Maughan, Hydration Status and the Diuretic Action of a Small Dose of Alcohol, Alcohol and Alcoholism, Volume 45, Issue 4, July-August 2010, Pages 366–373, doi: 10.1093/alcalc/agq029 ↩
Alcol, zero o il meno possibile – Ministero della Salute ↩
Global status report on alcohol and health 2018 – WHO-Report-2018 ↩